PERFETTA
Scritto e diretto da Mattia Torre
Con Geppi Cucciari
Musiche originali Paolo Fresu
Costumi Antonio Marras
Disegno luci Luca Barbati
Produzione ITC 2000
Dal 23 gennaio al 3 febbraio 2019 al Teatro Franco Parenti
Il pubblico che non va di solito a teatro sa come farsi riconoscere. Lo si incontra ogniqualvolta un personaggio televisivo approda sul palcoscenico di legno: lui entra, il pubblico applaude. Lui strizza l’occhio, il pubblico applaude. Lui fa una piroetta, un inchino, uno starnuto, il pubblico applaude. E continua, continua, in uno scoordinato sconfinamento dai margini al centro dello spettacolo.
In questo caso, a segnar il passo dell’incalzante battimani, la comicità senza troppi inabissamenti di Perfetta, monologo teatrale scritto e diretto da Mattia Torre – autore, tra l’altro, di quella piccola meraviglia che fu 456 – e interpretato dalla straripante Geppi Cucciari, tenuta per le redini dal geometrico contorno di un fasciante Antonio Marras con anfibi, e dall’assetto gambe-ben-piazzate-mani-lungo-il-corpo della postura prevalente, altrimenti chissà quali ghirigori avrebbero disegnato quelle mani!
In scena al Franco Parenti fino al 3 febbraio, Perfetta racconta le quattro fasi del ciclo femminile – mestruale, follicolare, ovulazione e premestruale – attraverso il succedersi di quattro martedì nell’economia mensile di una donna. Una vita regolare, scandita da abitudini che si ripetono ogni giorno: la donna delle pulizie da istruire, il traffico cittadino, la competizione spietata sul posto di lavoro, il ristorante ferro e vetro col lavandino a sorpresa, il fioraio con la sua proverbiale lentezza, gli incontri occasionali col marito-pianta e i due figlioli riempi-lavatrice. Quattro martedì tutti identici tranne che per gli stati d’animo, le percezioni e le emozioni della protagonista tutti scanditi dall’alternarsi delle fasi ormonali con dovizia di particolari ben raccontate.
Ed è così che con Perfetta e Geppi Cucciari, il mestiere di far ridere restituisce al teatro quella funzione sociale di aiutare la persona immersa nel trantran quotidiano, a scendere a patti con la propria ombra, a ridere delle proprie frustrazioni, a canalizzare la rabbia in modo accettabile, a sciogliere le contraddizioni. Perché, è vero, “la gentilezza è l’ultimo atto politico che c’è rimasto”.
Dal 23 gennaio al 3 febbraio 2019 al Teatro Franco Parenti oppure cerca l’Evento che fa per te nel CALENDARIO.
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